Questi sono i destinatari del mio tutorial scritto:
Chi ha appena realizzato un nuovo sito Web con WordPress ed utilizza per le analisi statistica delle visite al sito il sistema più intuitivo ed anche più famoso: Google Analitycs.
Chi è pratico di Analytics (ma anche chi è all’inizio) sa bene che su un nuovo sito le visite sono inizialmente poche e quindi fa innervosire assai che le nostre visite che facciamo al sito per provarlo risultino come delle “hit” (sessioni) in Analytics. Magari le vere sessioni sono 4, mentre quelle “finte” nostre sono 30… grrrrrr.
Io ho risolto così: ho installato il tracciamento di Analitycs utilizzando Google Tag Manager il sistema ideale per applicare le analisi senza dovere modificare una virgola del Sito Web.
Nello specifico nel sito in WordPress io utilizzo il plugin Google Tag Manager plugin for WordPress di Duracelltomi, sicuramente il migliore per impostare il codice di Tag Manager nel proprio Sito in WordPress.
A questo punto vi mostro la variabile e l’attivatore da utilizzare nel Tag evento che escluderà le proprie visite dal sito:
Variabile Utente
Si tratta di una variabile del Data Layer, che cattura il valore “visitor type” dal plugin di WordPress. Questa variabile ci dice se chi è collegato al sito è l’amministratore, un semplice sottoscrittore, un redattore, etc.
Per escludere dalle visite e dalle sessioni l’utente Administrator (cioè noi che gestiamo il sito) è sufficiente creare un evento personalizzato:
Evento “Admin Collegato”.
Questo evento, grazie all’utilizzo dell’espressione regolare, si attiva su qualsiasi tipo di evento di Tag Manager, partendo dai tre principali gtm.load, gtm.dom e gtm.js ma anche su gtm.click e gtm.linkclick e tutto quello che è da fare è impostarlo come regola bloccante “blocking rule” nei tag utilizzati.
Ho impostato anche l’opzione che la modalità debug (l’anteprima di Tag Manager) non deve essere attiva, poiché a me serve vedere le interazioni quando provo il mio container di tagmanager in modalità anteprima (altrimenti non riuscirei a vedere se le firing rules che ho impostato funzionano bene oppure no)
Come esempio finale ecco il mio tag principale:
Concludo salutandovi e consigliandovi due veri e propri Guru di Tag Manager ed Analytics: SIMO AHAVA’S BLOG e Julien Coquet – Negligible Quantities